800 euro per i genitori separati: requisiti
Il bonus di 800 euro al mese per un anno è un sussidio previsto in favore di quel genitore separato che, per difficoltà economiche legate alla pandemia da Covid-19, non ha ricevuto dal proprio coniuge o convivente l'assegno per il mantenimento proprio e/o dei figli conviventi, così come stabilito dagli accordi o dalla sentenza divorzile. La domanda va presentata entro il 31 Marzo 2024.
Bonus papà separati 2024: in cosa consiste
Come detto si tratta di una prestazione economica che il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia ha previsto per quei genitori separati che non hanno ricevuto l'assegno di mantenimento per inadempienza del proprio partner, a causa della crisi economica connessa alla pandemia Covid.
Da quanto detto si capisce che il nome "bonus padri separati" è da considerarsi in realtà improprio, visto che il sussidio può andare anche alla madre. Il bonus è riconosciuto anche ai genitori separati di figli maggiorenni portatori di handicap grave. Ricordiamo che l'handicap è considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e totale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104).
Il contributo viene corrisposto in unica soluzione, in misura pari all'importo non versato dell'assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, fino a concorrenza di euro 800,00 mensili, e per un massimo di dodici mensilità, dunque un totale di 9.600 euro all’anno.
Ricordiamo che in caso di mancato versamento dell'assegno di mantenimento, il coniuge beneficiario può inviare al proprio partner una lettera di diffida e costituzione in mora. Sul nostro portale è disponibile un
E' importante che questa lettera venga inviata tramite PEC o raccomandata a.r., così da interrompere il termine di prescrizione che è fissato in 5 anni.
Se il coniuge/convivente fa orecchie da mercante, si può proporre ricorso al Giudice. Sul nostro portale è disponibile un fac simile di
Chiaramente è sempre possibile modificare l'importo dell'assegno o addirittura revocarlo. Dal nostro portale è possibile scaricare:
Bonus padri separati: i requisiti
Il contributo spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 (data in cui è cessata l'emergenza Covid-19) non ha ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento da parte del proprio partner, a causa del fatto che quest'ultimo si è trovato costretto a cessare, ridurre o sospendere la propria attività lavorativa per un periodo minimo di 90 giorni a decorrere dall'8 marzo 2020 o che nel 2020 ha subito una riduzione del reddito di almeno il 30% a quello percepito nel 2019.
Bonus separati 2024: domanda online
La domanda per l'accesso al bonus padri separati 2024 deve essere presentata oline sul sito dell'INPS, previa autenticazione mediante sistema di identità digitale (SPID almeno di secondo livello, CIE 3.0, CNS). La verifica dei requisiti, invece, è a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'apposita sezione del sito Inps (www.inps.it) è raggiungibile attraverso questo percorso: home page > "Sostegni, Sussidi e Indennità" > "Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità" > selezione della voce "Vedi tutti" nella sezione Strumenti. A questo punto effettuata l'autenticazione è sufficiente selezionare la voce "Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell'erogazione dell'assegno di mantenimento".
Oltre ad inserire tutti i dati richiesti dal modulo di domanda, è necessario allegare la documentazione (ad esempio, sentenza di separazione, provvedimenti di autorità municipali, ecc.) che attesti il diritto all'assegno di mantenimento. In caso di figlio maggiorenne disabile deve essere allegata, anche, l’attestazione della disabilità qualora la stessa sia stata certificata in data antecedente al 2010, oppure provenga da contenzioso o sia stata rilasciata dalle Province Autonome di Trento o di Bolzano-Alto Adige o dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Se il richiedente al momento della compilazione dell'istanza non disponesse di tutta la documentazione necessaria, può salvare in bozza la domanda per completarla e inviarla in un momento successivo. L'importante è che la richiesta venga presentata entro il termine previsto del 31 marzo 2024.
Le domande saranno accolte fino a esaurimento delle risorse finanziarie, che ammontano a 10 milioni di euro. Ai fini dell'erogazione del bonus non incide in alcun modo l'ordine cronologico di presentazione delle domande.