Marketing piramidale illegale

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 15/06/2023

La vendita piramidale o marketing piramidale, da non confondersi con il multi-level marketing, è considerato illegale dalla legge n. 173 del 2005. Un esempio di vendita piramidale è la classica catena di Sant’Antonio, un sistema che promette facili guadagni puntando sui soggetti più deboli, i quali con tutta probabilità finiscono per pagare l’ingente costo dell’insuccesso. Ma andiamo con ordine: cos’è una vendita piramidale? Come riconoscerla? Perché è meglio evitarla?

Vendita piramidale: come funziona

Ci sono prodotti che è possibile acquistare in comuni negozi e store online e prodotti che possono essere acquistati per il tramite di altri intermediari. In pratica l'ordine viene trasmesso per il tramite di presentatori-distributori-rivenditori che poi si preoccupano di recapitarti i prodotti direttamente a casa.

Qualora fossi solo interessato all’acquisto dei prodotti non ci sarebbe alcun problema, ma se per caso tu fossi stato invitato a far parte dell’organizzazione e ad occuparti delle vendite e del reclutamento di altre persone, sappi che è molto importante documentarsi bene sul funzionamento dell’attività. Già perchè potrebbe trattarsi di una vendita piramidale: si tratta, in breve, di un metodo per vendere prodotti e servizi all'interno di una struttura piramidale appunto, che si basa sulla promessa di facili guadagni ma che in realtà nasconde grossi rischi.

Esistono fondamentalmente due forme di vendita piramidale:

Multilevel marketing o vendita multilivello

Si tratta di un metodo di distribuzione di prodotti o servizi che consente ad una azienda di crearsi una rete di venditori praticamente a costo zero. Questi ultimi vendono i prodotti ad amici e conoscenti attraverso il "porta a porta" o il "passaparola" e per questo percepiscono un compenso; contemporaneamente incoraggiano e procacciano nuovi venditori perchè in questo modo potranno guadagnare anche sulle vendite effettuate da questi ultimi. Attraverso il multilevel marketing possono essere distribuiti prodotti di tutti i tipi: creme, viaggi, prodotti per la casa, ecc. Il multi-level marketing è un sistema di vendita legale.

Catena di Sant’Antonio

In questo caso il prodotto da pubblicizzare e distribuire o non c'è oppure appare decisamente in secondo piano. In pratica la persona che entra nell'affare paga generalmente un contributo d'ingresso in cambio della possibilità di ricevere un corrispettivo derivante dall'ingresso di altre persone. Più persone coinvolge maggiore è il ritorno economico che ottiene.

La tecnica è sempre quella di attrarre le persone con facili e rapidi guadagni e magari con l'attribuzione di ruoli dirigenziali. In realtà accade che gli ultimi ad entrare nell'affare, trovandosi alla base della piramide, riescono a recuperare il proprio investimento solo coinvolgendo un alto numero di nuovi partecipanti, mentre gli utili veri e consistenti arrivano solo al vertice della piramide. Si stratta chiaramente di un metodo truffaldino che con la diffusione di internet, della posta elettronica e dei sistemi di messaggistica istantanea come Whatsapp, ha raggiunto negli ultimi anni una grande diffusione.

Chi non ha mai ricevuto su Whatsapp un messaggio del tipo: "Gira questo messaggio a 20 tuoi contatti e riceverai a questo numero un buono sconto del valore di 20 euro da spendere presso ...". Istintivamente molti lo fanno perché pensano "non sarà vero .. ma tanto cosa mi costa...". In questo modo il messaggio si diffonde a livello esponenziale. In realtà il messaggio potrebbe contenere un link collegato a un virus o ad un servizio a pagamento. Poi ci sono Catene di Sant'Antonio che si basano su richieste di aiuto per bambini malati o su notizie che traggono spunto dalla realtà ma poi manipolate in maniera subdola. Qualunque sia il contenuto di questi messaggi, il consiglio è di fermare immediatamente la catena, senza la paura che su di te si possa abbattere chissà quale sventura.

Il sistema di Multilevel Marketing, dove come si è visto i guadagni legati alla vendita sono prevalenti rispetto a quelli legati al reclutamento di altre persone, può anche considerarsi tutto sommato un metodo di distribuzione o vendita perfettamente lecito. Tuttavia altri sono dell'idea che che il Multilevel Marketing nel momento in cui replica uno schema piramidale è da considerarsi comunque illegale.

Una cosa è certa: la vendita piramidale è un sistema commerciale non sostenibile e assume le connotazioni della truffa nel momento in cui l’intera struttura si fonda sulla erogazione di un compenso in cambio del reclutamento di nuovi soggetti. In pratica l'unica vera possibilità di guadagno deriva dal puro e semplice reclutamento di altre persone più che dalla vendita del prodotto o servizio. In altri termini gli introiti maggiori non provengono dalla vendita dei prodotti, ma dall’investimento iniziale che le reclute devono sostenere per poter entrare a far parte dell’affare.

Cerchiamo di essere più chiari: la vendita piramidale si chiama così perché il modello commerciale che c’è dietro è strutturato come una piramide. Alla base ci sono i nuovi affiliati, che devono pagare una quota o acquistare una certa quantità di prodotti per poter iniziare a lavorare. Nel gradino successivo ci sono coloro che sono riusciti ad introdurre nuove persone all’interno dell’azienda e che perciò riceveranno una somma di denaro; tuttavia non sono gli unici a guadagnarci, poiché anche coloro che stanno nel terzo gradino della piramide guadagneranno qualcosa, in quanto gli affiliati che hanno portato sono riusciti a loro volta ad integrare nuovi soggetti. Questo è il meccanismo del sistema, che chiaramente tende ad avvantaggiare chi sta nei gradini più alti della piramide, danneggiando coloro che stanno alla base.

Sistema di vendita piramidale: illegale in Italia

Sebbene la vendita con sistema piramidale faccia molta fatica ad ottenere una definizione univoca a livello europeo, in Italia la normativa non lascia spazio all’interpretazione. L’articolo 5 della legge n. 173/2005 si intitola infatti “Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene”. Più chiaro di così. Nello specifico i commi dell’articolo 5 stabiliscono che:

  • sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura”;
  • è vietata, altresì, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo”.

Chi acquista i prodotti da tali rivenditori, invece, può rifarsi alla disciplina prevista per gli acquisti effettuati fuori dai locali commerciali (D.Lgs 50/1992), la quale prevede diversi strumenti di tutela per i consumatori.

Il primo è il diritto di ripensamento: in pratica chi acquista un prodotto ha 14 giorni per ripensarci e restituire la merce, chiedendo il rimborso del denaro speso. Non sarà facile farsi valere in un sistema di tipo piramidale, ma quantomeno ci si può provare. Questo è il

che puoi scaricare gratuitamente da questo portale e inoltrare all’azienda tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, posta elettronica certificata o qualunque altro mezzo che ne assicuri la spedizione oltre che la ricezione da parte del destinatario.

Inoltre i prodotti venduti porta a porta, o più in generale fuori dai locali commerciali, sono comunque coperti da garanzia legale su vizi e difetti, dunque possono essere sostituiti oppure riparati, senza che l'acquirente sia tenuto all'esborso di ulteriori spese.

Ecco quando e come chiedere la la sostituzione del prodotto difettoso.

Schema vendita piramidale: perché è considerato truffaldino

Se un'azienda ti contatta promettendoti ricchezza e successo se diventi promotore della vendita dei suoi prodotti, magari attraverso la tecnica del multilevel marketing, la cosa deve sicuramente farti drizzare le antenne e spingerti a richiedere maggiori informazioni, ma tutto sommato potrebbe anche trattarsi di una proposta perfettamente lecita. Cosa diversa, invece, è se la proposta di vendita in realtà si basa su uno schema piramidale, dove i guadagni sono costituiti principalmente dalle quote di adesione di altri soggetti. Una pratica che come abbiamo visto è vietata dalla legge.

Infatti chi è parte della piramide punta a pubblicizzare i prodotti e a venderli solo per avere l’occasione di avvicinare nuovi papabili sottoposti, da inserire alla base della piramide promettendo loro guadagni strabilianti e infinite possibilità di crescita. Dunque il prodotto in sé non è altro che un alibi, in quanto i soldi veri arrivano solo se e quando un cliente decide di iniziare a lavorare come venditore.

Un altro aspetto che fa della vendita piramidale un sistema illeciti riguarda l’evasione fiscale. Chi esercita questo tipo di attività spesso e volentieri non emette alcun tipo di fattura al cliente,  tantomeno dichiara il guadagno prodotto dall’attività di affiliazione dei nuovi membri, generando un reddito che, di fatto, viene celato al fisco: dunque mancato versamento dell'IVA, dell'Irpef, ecc.

Se vogliamo c'è anche un discorso legato a licenze ed autorizzazioni per simili attività di vendita e distribuzione: non è possibile esercitare una professione commerciale se non si è rappresentanti, agenti o rivenditori.

Vendita piramidale: ecco come riconoscerla

Quando un conoscente ti espone i suoi guadagni, proponendoti di far parte del suo gruppo di lavoro, che si occupa della vendita di “XYZ”, l’integratore miracoloso che accelera il metabolismo, favorisce il sonno, stimola l’intelletto e magari riduce anche l’effetto buccia d’arancia, ti invitiamo a non accettare con leggerezza. Fatti spiegare con estrema chiarezza come funziona l’attività di vendita, se è prevista la firma di un contratto, dove puoi trovare la documentazione scritta e così via. Con poche domande puoi riuscire ad ottenere una grande quantità di informazioni. Queste ultime sono preziosissime per capire se si tratta di una rete vendita piramidale tipo Catena di Sant’Antonio oppure no. Quali sono i campanelli d’allarme che devono indurti a declinare l’offerta di lavoro? Ecco 5 caratteristiche che accomunano le aziende che si occupano di vendite a struttura piramidale:

1. Ti viene chiesto di pagare una somma di denaro per introdurti nell’azienda o di acquistare una determinata quantità di prodotti per avviare la vendita. Ti dicono che l’investimento iniziale è irrisorio rispetto ai guadagni che otterrai, ma omettono di specificare qual è l’unico modo per sopravvivere nel sistema piramidale (l’affiliazione di nuovi soggetti);

2. I prodotti che dovresti vendere sono speciali, hanno una formulazione unica e per questo costano molto. La qualità può esserci come può non esserci, ma solitamente il prezzo dei prodotti non è concorrenziale, dunque non durerebbe un granché sugli scaffali dei negozi;

3. I tuoi superiori ti incoraggiano a fare grandi scorte del prodotto che devi vendere. Purtroppo molte volte i nuovi affiliati si fanno abbindolare dall’entusiasmo di chi lavora con loro, senza ottenere grandi guadagni con la vendita;

4. Ti viene spiegato che se non riesci a vendere il prodotto puoi incoraggiare altre persone a far parte del tuo team. Portando 3 amici otterrai un guadagno 3 volte superiore di quello che avresti ottenuto dalla vendita diretta dei prodotti (che intanto riposano negli scatoloni a casa);

5. L’azienda ti spinge in vari modi ad investire sulla tua attività: acquista dei gadget, degli accessori da distribuire ai clienti, stampa i biglietti da visita, acquista articoli in promozione. Ti dicono che più è alto l’investimento, più avrai modo di guadagnare.

Sistema piramidale illegale: come tutelarsi

Convinto da amici e parenti della bontà del prodotto, non hai esitato un attimo ad entrare nell'organizzazione di vendita. Subito dopo, però, ti sei accorto che tutto era organizzato secondo uno schema piramidale o, peggio, che si trattava di una banale Catena di Sant'Antonio dove la vendita del prodotto in realtà era una scusa per avvicinare e convincere nuove persone ad entrare. Adesso vorresti uscirne, ma non sai come liberarti dalle condizioni che hai sottoscritto solo qualche giorno prima e magari come pretendere il rimborso di quanto versato.

Abbiamo detto che le vendite piramidali sono considerate illegali in Italia. Dunque la cosa che puoi fare è invocare il dolo contrattuale e richiedere l’annullamento del contratto. Come dici, non sai cosa scrivere sulla lettera? Niente paura: sul nostro portale trovi un paio di versioni del facsimile di

Qualora nella vendita piramidale fosse rimasto coinvolto anche tuo figlio minorenne, potresti farti valere adattando e personalizzando questo

È un’ipotesi abbastanza remota, tuttavia sempre nel caso in cui avessi sottoscritto un contratto con la società che governa la vendita piramidale, potresti tutelare i tuoi diritti verificando l’eventuale presenza della “clausola risolutiva espressa”. A tal riguardo l'art. 1456 del Codice Civile stabilisce che "i contraenti possono convenire espressamente che il contratto si risolva nel caso che una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite. In questo caso, la risoluzione si verifica di diritto quando la parte interessata dichiara all'altra che intende valersi della clausola risolutiva." Ecco dunque pronto il

da inviare alla società. Ti consigliamo di spedirlo mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o tutt'al più tramite posta elettronica certificata.

Pubblicato il 15/06/2023
Documenti correlati



Lascia un commento
Attenzione: prima di inviare una domanda, controlla se è già presente una risposta ad un quesito simile.

I pareri espressi in forma gratuita dalla redazione di Moduli.it non costituiscono un parere di tipo professionale o legale. Per una consulenza specifica è sempre necessario rivolgersi ad un professionista debitamente qualificato.

Obbligatorio