Modulo disconoscimento debito: PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 27/02/2025

Fac simile di lettera con cui si dichiara al creditore o alla società di recupero crediti il disconoscimento di un debito che si ritiene illegittimo, oppure già saldato o erroneamente attribuito. 

Disconoscimento del debito: quando dichiararlo

Il disconoscimento di un debito è un'azione che può essere intrapresa nei confronti del creditore o della società di recupero crediti per diverse ragioni:

• il debito non è mai stato contratto, per il semplice fatto che non mai è stato effettuato alcun acquisto di beni o servizi, oppure non è mai stato sottoscritto alcun contratto per la prestazione di servizi, oppure non è mai stato concesso alcun prestito, ecc.;
• il debito è stato regolarmente estinto. In questo caso è sufficiente fornire prova del pagamento (ad esempio, ricevuta di bonifico, estratto conto, quietanza);
• il debito è stato attribuito erroneamente. Ad esempio in conseguenza di un errore amministrativo il debito è stato associato ad un'altra persona;
• il debito è illegittimo o viziato. Ciò può accadere, ad esempio, quando il contratto viene stipulato senza il consenso della parte interessata o in violazione delle norme di legge;
• il debito è la conseguenza di una frode (si pensi al caso di un furto di identità);
• il debito è prescritto, dunque non può più essere legalmente riscosso dal creditore. Ciò si verifica quando il creditore lascia trascorrere il periodo di tempo stabilito dalla legge (ad es. 10 o 5 anni) senza agire nei confronti del debitore per il recupero delle somme spettanti. Nel merito segnaliamo che sul nostro portale è disponibile uno specifico modello lettera per eccepire la prescrizione.

In una simile situazione è bene non ignorare mai la richiesta di pagamento, anche se si ritiene che il debito sia infondato o illegittimo. Tuttavia prima di inviare una qualsiasi comunicazione formale è opportuno raccogliere tutta la documentazione utile (contratti, ricevute di pagamento, comunicazioni precedenti, ecc.).

Ciò fatto si può predisporre una lettera di disconoscimento debito con cui contestare le pretese del creditore o della società di recupero crediti ed eventualmente richiedere la documentazione comprovante il debito. 

Per avere prova dell'invio è opportuno che la lettera venga trasmessa tramite raccomandata A/R o via PEC (Posta Elettronica Certificata). In quest'ultimo caso, tuttavia, è necessario che anche il presunto debitore disponga di una casella PEC.

Se l'attività di recupero crediti condotto assume i caratteri dell'illeceità, al punto da sfociare in stalking e molestie, ci si può difendere attraverso questa lettera contestazione recupero credito.

Se il creditore non risponde nel merito e non fornisce la documentazione richiesta, consultare un avvocato di fiducia per eventuali azioni legali.